top of page
  • Instagram
  • Facebook

Castiglione della Valle: Il Borgo Fantasma d’Abruzzo tra Natura Selvaggia e la Leggenda di Lucrezia Borgia

  • valeorsini31
  • 3 ago
  • Tempo di lettura: 3 min


ree

In cammino dove il tempo si è fermato, nei luoghi di Lucrezia Borgia all’interno della stupenda Riserva Naturale Fiume Fiumetto.

Alla scoperta del Borgo Fantasma di Castiglione della Valle e visita al museo delle genti del Gran Sasso.


In Abruzzo esistono luoghi poco conosciuti caratterizzati di un fascino unico.

Tra questi, i borghi abbandonati, rievocano nella mente di un sognatore il suono di battaglie antiche, di mestieri ormai quasi scomparsi e delle voci dei tanti abitanti di un tempo presenti.


Castiglione della Valle è un borgo fantasma situato nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, nel comune di Colledara, in provincia di Teramo. Questo piccolo borgo, perla ormai disabitata definita l’antica Castrum Leonis Vallem Sicilianae, nella suggestiva valle Siciliana, un tempo abitato, conosciuto con il nome di Castrum ad Vallem, è incastonato nel grande vallone dove scorrono le limpide acque del torrente Chiarino.

Il borgo, abbandonato a causa dei danni subiti dai terremoti, in particolare quello del 2009, e dalle nevicate degli anni successivi. Nonostante le case siano lesionate e in parte sostenute da strutture metalliche, il borgo conserva la sua bellezza e il suo fascino, con una chiesa in pietra che domina la piazza centrale.

Menzionato per la prima volta in documenti del 1276, ha una storia legata a famiglie nobili come i Savellie i Della Valle. La famiglia Savelli tenne la proprietà fino agli inizi del XIV. A seguire, per circa un secolo, passò di mano più volte tra i Della Valle e gli stessi Savelli.


La storia racconta che vi soggiornò Lucrezia Borgia in fuga dal fratello. Si presume che sia nato sui resti di una villa romana e che sia stato abbandonato nel corso dei secoli a causa di eventi bellici, epidemie o terremoti.

La chiesa di Castiglione della Valle, dedicata a San Michele Arcangelo, è un esempio di architettura romanica risalente all'XI-XII secolo. All'interno, si possono ammirare affreschi del pittore spoletino Piermatteo Piergili, risalenti al 1576, tra cui una Madonna con Bambinoe due angeli.


Nonostante l'aspetto abbandonato, Castiglione della Valle continua ad attirare l'attenzione, tanto che alcune delle sue immagini sono state utilizzate anche in videoclip musicali e nel film documentario "Papa Francesco – Un uomo di parola" di Wim Wenders, presentato al Festival di Cannesnel 2018.

Il comune di Colledara sta lavorando a un progetto per il recupero del borgo, con l'obiettivo di creare un borgo ecologico, un villaggio della tradizione e un centro di arte, musica e cultura.


Castiglione della Valle è un borgo fantasma con una storia affascinante, un esempio di come la natura e il tempo possano trasformare luoghi un tempo abitati in scenari suggestivi e carichi di mistero.

Visitarlo significa camminare «sulle orme di Lucrezia», tra rovine silenziose e sentieri selvatici, seguendo un percorso che doveva fuggire e invece oggi evoca la fuga stessa: uno stile di vita, un momento storico, una leggenda impalpabile.


Immagina il silenzio che avvolge la piazzetta della chiesa di San Michele Arcangelo – il suo campanile a vela domina com'è un’ancora visiva e spirituale in un paesaggio di abbandono – e lo stagno didattico del centro visite, sopraelevato tra attività eco‑sostenibili, glamping e laboratori naturalistici blogcamminarenellastoria.wordpress.com.


È un luogo che ferisce e allo stesso tempo incanta: la natura ha riconquistato ogni pietra, trasformando il borgo in un museo all’aperto della memoria. Chi lo attraversa sente il respiro di un passato regalato alla leggenda, ma anche l’urgenza di non dimenticare.


Il borgo è circondato dai panorami mozzafiato del Gran Sasso d’Italia, ricadente nel bellissimo territorio della Riserva Naturale Fiume Fiumetto. Con il suo sentiero tra salici, pioppi, roverelle e farnie, rappresenta un corridoio ecologico di grande valore ambientale.


Dopo il borgo si può visitare l’antico Mulino, che macinava grano per l’alimentazione umana, presente nei pressi del torrente Chiarino.


Per concludere l’escursione non perdetevi la visita gratuita (apertura pomeridiana alle 15.30) al nuovo museo delle Genti del Gran Sasso presente nel vicino Borgo di Tossicia (TE).


Una bella occasione per condividere un viaggio immersi nella storia, natura incontaminata e tradizioni dell’antica Valle Siciliana, ai piedi del versante orientale del Gran Sasso d’Italia.


Dati tecnici escursione:

Difficoltà: E (Escursionistica – facile)

Lunghezza percorso: 7 km circa

Dislivello: 250 m.

Durata: 4 ore (incluse soste)




Comentários


Reserve your Stay

FIND & CONTACT US

+ Info@lacasetta.it

+ 39 3482229595

+ Fraz. Trignano

– Isola del Gran Sasso (TE)

La Casetta di Trignano

All Rights Reserved @2023

  • Instagram
  • Facebook
bottom of page